Spese condominiali: cosa c’è da sapere
8 Marzo 2023
Le spese condominiali rappresentano una voce di costo importante per chi vive in un condominio, e spesso possono generare dubbi e perplessità tra i condomini stessi. Come sono ripartite? Chi deve pagarle? Il proprietario o l’affittuario? In questo articolo, esploreremo tutto quanto può interessare riguardo le spese condominiali.
Cosa sono le spese condominiali?
I condomini sono tenuti a pagare le spese condominiali per la manutenzione e la gestione delle parti comuni dell'edificio, come ad esempio l'ascensore, il cortile, le scale, il tetto e così via. Queste spese sono suddivise in base al numero di proprietà immobiliari presenti all'interno dello stabile e sono ripartite equamente tra tutti i condomini.
Cosa comprendono le spese condominiali?
Le voci di spesa variano a seconda del condominio. Ecco quelle più comuni:
1. Spese di manutenzione ordinaria e straordinaria
Le spese di manutenzione ordinaria riguardano la manutenzione e la pulizia delle parti comuni dell'edificio (ad esempio l'ascensore, le scale, il cortile), mentre le spese di manutenzione straordinaria riguardano interventi di riparazione e sostituzione di parti comuni dell'edificio che sono danneggiate o obsolete come ad esempio l’installazione di una nuova caldaia, interventi sul tetto o il rifacimento delle facciate.
2. Spese di riscaldamento e acqua
Le spese di riscaldamento e acqua sono quelle relative alla fornitura di calore e acqua calda all'interno dell'edificio condominiale
3. Spese di amministrazione condominiale
Queste spese includono l'onorario del condominio e del consulente tecnico, i costi per l'elaborazione dei bilanci, la gestione delle assemblee condominiali e la tenuta della contabilità.
4. Spese per l'assicurazione dell'edificio condominiale
Queste spese riguardano l'assicurazione dell'edificio contro eventi come incendi, inondazioni, danni causati da terzi e così via.
Come vengono calcolate le spese condominiali?
Le spese condominiali ordinarie sono ripartite tra i condomini in modo proporzionale in base alle quote millesimali, ovvero la percentuale di proprietà di ciascun condomino rispetto al valore complessivo dell'edificio. La quota millesimale viene calcolata secondo la superficie di ciascun appartamento, ma anche tenendo conto di altre variabili come la posizione dell'appartamento all'interno dell'edificio o la presenza di balconi o terrazzi.
In pratica, ogni proprietario di un'unità immobiliare all'interno del condominio ha una quota di proprietà che gli permette di usufruire delle parti comuni dell'edificio, ma allo stesso tempo è tenuto a partecipare alle spese necessarie per la manutenzione e la gestione delle stesse.
Per quanto riguarda le spese condominiali straordinarie, invece, queste possono essere ripartite in modo diverso. Se si tratta della sistemazione di aree comuni, la divisione è su quote millesimali. Se invece dipende dal differente utilizzo che ne può fare ciascun condomino, la ripartizione è in base a quanto gli può servire.
Spese condominiali a carico del proprietario
La ripartizione delle spese condominiali tra l'affittuario e il proprietario della casa dipende dalle norme previste dal contratto di locazione.
In via generale, il conduttore si occupa di pagare le spese condominiali ordinarie, mentre le straordinarie spettano al proprietario di casa. Se il condominio delibera di realizzare migliorie importanti e durature nel tempo, come il cappotto termico, il cambiamento di un tubo o l’installazione dell’impianto elettrico sarà il proprietario ad affrontare la spesa. Invece la manutenzione del giardino, la pulizia delle aree comuni e consumo acqua e luce per spazi condivisi sono a carico del conduttore.
L’amministrazione condominiale è pagata da entrambi.