In agenzia siamo abituati a ricevere tante richieste di informazioni, ma “Come funziona la Proposta d’Acquisto” è una delle domande più gettonate dai potenziali acquirenti.
Quando un immobile soddisfa i sogni di chi sta cercando casa, inizia una fase di trattativa per allineare le aspettative economiche del venditore con le possibilità del compratore.
Come agenzia, siamo in grado di fissare un valore immobiliare di mercato precisissimo, ma per esperienza sappiamo che è importante prevedere un margine di trattativa per raggiungere l’obiettivo più importante: accontentare entrambe le parti.
Per iniziare ufficialmente la trattativa con chi vende casa, il potenziale acquirente deve presentare una Proposta di Acquisto. Questo documento viene compilato da un nostro agente e riporta i dati di chi avanza la proposta, di chi la riceverà, oltre a quelli dell’immobile in oggetto.
Per compilare la proposta, il compratore deve portare con sé in agenzia documenti che ne accertano l’identità.
Non solo.
La Proposta di Acquisto di una casa riporta il prezzo che l’acquirente è disposto a pagare in cambio della cessione della proprietà dell’immobile ed, eventualmente, condizioni particolari (comprendere nel prezzo cucina, arredo bagno etc). A garanzia della serietà dell’impegno preso, il compratore deposita un assegno circolare che corrisponde in genere a non oltre il 10% dell’importo offerto. La percentuale richiesta dipende dal valore della casa, di conseguenza questa può variare per prezzi più elevati. L’assegno verrà incassato secondo gli accordi stabiliti tra le parti.
Quando la proposta di acquisto è stata definita, l’agenzia presenta il documento al venditore che può:
• accettare quanto offerto dal compratore; • rilanciare con un prezzo inferiore a quello con cui l’immobile è stato messo sul mercato, ma superiore a quello proposto dal compratore; • rivedere le condizioni proposte dall’acquirente. Ad esempio: “non ti lascio la cucina ma ti sconto il prezzo di tot”. • non spostarsi di un millimetro dalla valutazione immobiliare fatta in agenzia; • non spostarsi di un millimetro dalla valutazione immobiliare fatta in agenzia ma includere nel prezzo accessori della casa (per accessori non si intendono beni accessori come il garage, quanto gli arredi come cucina, divano etc).
In questa fase il venditore può contrattare anche sulla tempistica. Non è raro, infatti, che chi venda casa sia in attesa delle chiavi di un appartamento in costruzione e che quindi chieda di rogitare più avanti.
La contraccettazione
L’agenzia presenta la risposta del venditore al compratore che verifica se prezzo ed eventuali condizioni sono per lui accettabili. Con la contraccettazione, l’accordo tra le parti è stato raggiunto e si passa alla fase successiva, come ad esempio la richiesta di mutuo alle banche da parte del compratore.
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